16 settembre ore 21 Chiesa di San Carlo nell’ambito di festivalfilosofia
Gruppo Corale e Strumentale OLOGRAMMA E PIU FORTE TI SCRIVERO’
Modena Musica, parole e danza
Direttore Roberta Frison – Testi e Regia Carlo Stanzani
Con la partecipazione straordinaria di Lallo Cibelli. Voce e chitarra
ENSEMBLE
Soprano: Elisa Biondi
Voci: Francesco Guicciardi, Michele Totti, Loredana Intermite Cristiano Luppi, Jole Famulari, Roberto Zanni, Lia Capitani, Maria Marchese
Tastiera: Luciano Diegoli
Chitarra: Roberto Zanni
Chitarra basso: Luciano Gaddi
Basso elettrico: Andrea Colella
Violoncello: Pietro Orlandi
Batteria: Claudio Colella, Patrick Fruncillo, Federico Magnani
Clarinetto: Antonella Chiuchiolo
Tromba: Andrea Tarabusi, Giacomo e Simone Bellentani
Coro: Piera Clo. Benedetta Breschi, Lucia Frascadore Zoe Baffour, Alberto Arletti, Fatima Arletti, Sara Terenziani, Francesco Polla, Eleonora Pratissoli, Daniela Gianmaruto, Ilenva Asturaro, Ludovica Rescinio, Elena Rovatti, Alessia Corradi, Antonella Beltrami, Margherita Sola, Siria Matteo Sempirisi, Alessia Bellentani, Maria Cristina Sargenti
Percussioni: Maurizio Messore, Mara Mannelli, Rachele Solieri, Federica Morresi, Sara Alteri, Eugenio Pozzi, Claudio Mazueca, Luigi Pradeli, Alessandra Profilo, Emanuele Pampo, Simonetta Ingrosso, Carla e Luca Daidone, Mattia Balboni, Riccardo Campagna, Roberto Pexitola, Samuele Mannelli
Voce narrante: Carlo Stanzani
Coreografie: Centro Danza la Fenice
WEB Design: Claudio Ingrami
PROGRAMMA MUSICALE
C’era una volta il West – E. Morricone
La voce del silenzio – P. Limiti, Mogol, E. Isola
One – U2
Sono solo parole F. Moro
Diamante – A. Fornaciari, M. Vergnaghi, M. Saggese, F. De Gregori
Che fantastica storia e la vita M. Fabrizio, A. Venditti
Urlando contro il cielo – L. Ligabue
Qualcuno si nasce – Ologramma, L. Diegoli, C. Stanzani
Human J. Hartman, Rag’n ‘Bone Man
Cantaré – Mannarino
Nessun dolore – L. Battisti
I migliori anni della nostra vita – M. Fabrizio, G. Morra
Oggi sono io – A. Britti
Parlami d’amore – Negramaro
Avrai – C. Baglioni
Le parole perdute – F. Mannoia, A. Calo, C. Chiodo
Caruso – L. Dalla
Viva la vida – Coldplay P.OL
Le parole migrano costantemente verso forme sempre diverse. Alcune vengono scritte sui muri; altre vengono tatuate sulla pelle; altre ancora riversate, senza troppa riflessione. sui social o nei talk show della politica. Fino ad arrivare alle parole dell’intelligenza artificiale, prodotte autonomamente da algoritmi in grado di riprodurre il rumore della nostra conversazione senza che dietro sia custodito un pensiero. Questa migrazione della comunicazione affida le parole ad avatar che si facciano portavoce di frammenti di se. E un modo per consentire un disimpegno, uno smarcamento da se, separando la persona dalle sue azioni col frapporre una distanza percepita come liberatoria. Anche attraverso un programma musicale a tema da Le parole perdute di Fiorella Mannoia a Uriando contro il cielo di Ligabue – questo spettacolo mettera in scena la perdita della parola meditata, sussurrata e intima, a favore di un’ ossessiva ricerca del rispecchamento sociale.