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La chitarra
Autore/i della pubblicazione: Valerio Battaglia, Roberta Frison
Informazioni aggiuntive sulla Pubblicazione:

Un metodo per suonare e conoscere la chitarra attraverso la storia, i musicisti e la musica

Edizioni: Supernova

duo_c Roberta Frison e Valerio Battaglia

LA CHITARRA

Un metodo per suonare e conoscere la chitarra attraverso la storia, i musicisti e la musica

Valerio Battaglia – Roberta Frison

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Un metodo per suonare la chitarra, consigliato per gli Istituti Musicali e le Scuole Medie Sperimentali ad indirizzo musicale.

ISBN 88 – 86870 – 03 – 5 ? Copyright SUPERNOVA 1996

 PRESENTAZIONE

Giovanni Indulti (compositore)

Tra le tante accuse che si rivolgono alla organizzazione degli studi in uso nei Conservatori di Musica italiani, almeno una pu? essere condivisa: quella di impartire insegnamenti settorialmente scollegati tra loro, cos? che, nei primi anni di studio, in solfeggio e teoria gli studenti si barcamenano tra difficolt? che s? e no ritroveranno nella pratica strumentale cinque o sei anni dopo; con lo strumento iniziano a cimentarsi con brani della letteratura senza averne bench? minima coscienza storica e stilistica; pi? avanti studieranno epoche e stili della storia della musica avendo esperienza diretta, qual che sia lo strumento praticato, con esempi del repertorio musicale riguardanti al massimo un terzo del periodo della storia che dovranno conoscere. All’ovviare a queste lacune si oppone almeno, per l’insegnante di strumento, una ineludibile difficolt?: il tempo, che egli deve o dovrebbe necessariamente sottrarre alla cura della preparazione pi? squisitamente strumentale dell’allievo. La possibilit? di avvalersi di un testo che parallelamente presenti allo studente i diversi apetti della tecnica, della teoria, della storia, pu? essere straordinariamente utile nell’insegnamento, soprattutto nei primi anni di studio. Ma forse ancor pi? necessario esso pu? risultare a chi intenda magari da solo, senza percorrere i sentieri musicali conservatoriali, arrivare ad una conoscenza non banale e incompleta dello strumento e della sua (ma non solo) letteratura.

Prefazione

Vincenzo Saldarelli

Direttore dell’Istituto Musicale Pareggiato “O. Vecchi” di Modena, componente del Trio Chitarristico Italiano.

Metodo: “Manuale tecnico nel quale la materia ? esposta gradualmente, soprattutto sotto forma di esercizi, in modo da facilitare l’apprendimento” (Devoto – Oli). Partendo da questa citazione ? possibile estrarre alcuni spunti per presentare “questo” metodo, con qualche riflessione preliminare. E’ noto che per tutte le discipline musicali – voce, strumenti, composizione, orchestrazione, teoria ecc…- nel corso dei secoli sono stati scritti metodi in numero non quantificabile e con contenuti di variegato interesse. Nel caso specifico della chitarra si pu? dire che le radici di una metologia affondano in ambiti di prassi esecutive antiche. Dal Rinascimento in poi molti autori hanno lasciato ampie testimonianze circa tecniche e scritture – leggi intavolature, fino al Barocco – per strumenti della stessa famiglia (a pizzico) quali il liuto, la vihuela ed altri, il tutto collegato all’evoluzione stilistica dei linguaggi, alle esigenze estetiche, alla creativit? dei costruttori – liutai – e alle richieste d’uso per il mercato musicale dei tempi, fino all’oggi. Il riferimento riguarda soltanto l’esperienza musicale della cultura “eurocentrica”, in altre parole della tradizione che ? oggetto dei nostri studi, non essendo questa l’occasione per citare percorsi storici di altre culture, ad esempio quelle straordinarie dell’estremo oriente ma anche le pi? vicine, come la mozarabica dalla quale, guarda caso, ? stato introdotto in Europa proprio il liuto! Da queste divagazioni torno al concetto di “gradualit?”, che nell’esporre la materia consente di dare ai destinatari di un metodo la possibilit? di conoscere le fasi dello studio a seconda delle attitudini e delle esigenze. Gli “esercizi” costituiscono poi il materiale per questo studio. L’apprendimento ? facilitato se gli obiettivi pedagogici convergono verso risultati di pratica strumentale, di conoscenze teoriche, di informazioni collegate tra loro. Spazi ampi di sperimentazione derivano dalla realt? dell’educazione musicale in Italia, nelle varie fasce scolastiche attualmente esistenti; pur nella consapevolezza di un sistema non ancora organico e in fase di riforma complessiva. Ma ? qui che entra in gioco l’utilizzo di uno strumento diffuso ed amato come la chitarra – senza voler togliere alcunch? alle altre famiglie di strumenti, ? ovvio – ma proprio perch? questa ? presente nell’immaginario giovanile e nei momenti pi? vari di ascolto, nella musica leggera, nel rock, nel jazz e altro ancora. Arrivo finalmente al contenuto di questo metodo che propone un percorso di pratica, di conoscenza, di riferimenti con articolazione pedagogica davvero ampia, “aperta” ai vari modi di pensare la chitarra, di studiarla e di “giocare” con questa, con angolazioni diverse, fino alle scritture contemporanee, con provvidenziali, perch? collegati, cenni storici, biografici, di repertorio, di discografia e di bibliografia. Come la chitarra deve essere pensata quale “strumento” per fare musica, cos? questo metodo potr? diventare un agile “strumento” didattico per i giovani e per gli insegnanti.

CONSIGLI METODOLOGICI

L’idea di organizzare le unit? didattiche per l’apprendimento della chitarra, con l’aggiunta di altre informazioni, ? nata per integrare lo studio dello strumento, con uno approccio anche culturale pi? globale.

Nostra considerazione di partenza ? che molto di frequente le persone che suonano, non hanno una conoscenza della chitarra, della storia che ha avuto questo strumento, chi sono e cosa hanno fatto i musicisti di cui suonano le composizioni.

Naturalmente non essendo questo un libro di storia, ma un metodo per imparare a suonare e conoscere la chitarra, con un approccio classico ma per poter eseguire anche il repertorio rock – leggero e altro, gli argomenti sono stati trattati in modo sintetico e generale, come appunti e/o per sapere, proprio con lo scopo di far conoscere a grandi linee lo loro esistenza, con la possibilit? di poterli approfondire seguendo la bibliografia consigliata.

Premesso questo, noi riteniamo che lo studente, per una formazione pi? completa, debba, mentre lavora tecnicamente con lo strumento, studiare l’unit? nella sua completezza.

Valutiamo fondamentale alla preparazione musicale della persona, anche, un esercizio di ascolto delle grandi interpretazioni di cui si sono fatte alcune proposte.

Per quanto riguarda il repertorio da eseguire, come preparazione scolastica di routine di studio, consigliamo di integrare il lavoro esecutivo con i brani proposti in antologia.

Come si noter?, molti brani li abbiamo trascritti per due chitarre ritenendo importante per la crescita musicale dello studente un lavoro da fare insieme al maestro. Suonare in due significa raggiungere una maggiore precisione ritmica, ascoltare con molta attenzione ci? che si fa e cosa l’altro fa; significa sviluppare una attenzione alla propria interpretazione esecutiva con la guida del maestro.